Quindici bare allineate con davanti due feretri bianchi. All’interno ci sono i corpi dei migranti, non identificati, morti a metà maggio durante la traversata, conclusasi tragicamente, nel Canale di Sicilia. Il funerale multireligioso, si è tenuto al cospetto delle autorità cittadine e religiose tra cui il Vescovo Salvatore Gristina e l’Imam della comunità islamica siciliana Keita Abdel Afid. Assenti, invece, i vertici della Regione e del ministero dell’Interno da cui è pervenuto un messaggio firmato dal sottosegretario Domenico Manzione…
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** L’articolo è stato pubblicato su Il Fatto Quotidiano.it, mercoledì 28 maggio 2014 **
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