Etna: pioggia di lapilli in autostrada

EtnaL’eruzione pomeridiana dell’Etna investe il tratto autostradale Catania-Messina. Una pioggia di lapilli, grossi come noci, atterrano con violenza sulla carreggiata, rendendo pericolosa la percorrenza di auto e moto nella superstrada all’altezza dello svincolo per Giarre.

Moltissimi gli automobilisti che hanno scelto di fermarsi e accostare lungo la carreggiata, assistere all’eruzione del vulcano, scattare foto e coprire in ogni modo la propria auto.

L’eruzione è stata accompagnata da boati e scosse, oltre ad una forte emissione di cenere e pietre. Dall’Ingv ha fatto sapere che si tratta di un’eruzione lampo.

PD Sicilia, un partito a pezzi

«Non calendarizzare la votazione della mozione di sfiducia al presidente della Regione è stato un errore politico grave ed inaccettabile che ha disatteso la decisione della Direzione regionale». E’ quanto si legge nell’energico comunicato stampa pubblicato lo scorso 5 luglio, dopo la riunione a Palermo dei segretari provinciali del Partito Democratico. La tirata d’orecchio è nei confronti di Antonello Cracolici, che non era presente in aula durante la mozione di sfiducia del governatore Lombardo. Continua a leggere

Alla Zanzara Lombardo parla di marijuana, mafia e post-politica

Gli irriverenti Cruciani e Parenzio hanno intervistato nel loro programma La Zanzara: Raffaele Lombardo, durante la puntata del 9 luglio, stuzzicandolo su diversi temi. Si è parlato di assunzioni, mafia, uso di droghe, dimissioni e futuro.

Si comincia subito con Cruciani, che ascoltando il tono basso della voce chiede cosa non vada nel governatore e questi risponde che nell’altra stanza lo «aspettano delle persone» con cui deve concludere una riunione. Un assist per Parenzio che attacca subito parlando di “assunzioni”. Il governatore risponde scherzando: «Certamente, un centinaio almeno, altrimenti non ci provo piacere». Continua a leggere

Sanatano 2° classificato al Premio Rostagno

Una vittoria è pur sempre una vittoria. Ma in questo caso specifico, aldilà del rammarico per il primo posto al concorso “Una storia ancora da raccontare: Mauro Rostagno” del festival del giornalismo di Perugia, quello che rimane va oltre il premio.

Quando ho iniziato a documentarmi e informarmi sulla storia di Mauro, non credevo di poter finire ad affezionarmi e farmi coinvolgere così tanto. Parlando con le persone che hanno conosciuto Mauro, passeggiando per Trapani, visitando l’abbandonata RTC o peggio ancora la Saman di Lenzi, ho provato una grande emozione, davvero unica, mi sentivo circondato dalla sua aura, percepivo la sua voce e vedevo costantemente il suo sorriso. Un grande ringraziamento va ai miei compagni d’avventura, Andrea, Diego e Federico, che mi hanno accompagnato in questo incredibile viaggio. I miei complimenti vanno anche a Davide Pecorelli (vincitore del primo premio) e Paolo Maggioni (menzione speciali) che erano in finale con noi nella categoria video.

Quella di Mauro Rostagno è una storia straordinaria che difficilmente si può raccontare con le parole o con un video, bisogna visitare i luoghi che lui ha vissuto per poter capire veramente cosa significa. Nel nostro piccolo noi ci abbiamo provato, e la vittoria più grande restano le parole di Chicca e Maddalena che con affetto ci hanno confidato della loro emozione nel vedere il nostro video.

La premiazione al Festival del Giornalismo di Perugia, 29 aprile 2012 con Maddalena Rostagno, Marco Rizzo, Enrico Deaglio. Dal minuto 49:48 verrà presentato “Sanatano”

http://webtv.festivaldelgiornalismo.com/v/1423

Rita Borsellino: «Non mi candido più»

Agguerrita e incazzata Rita Borsellino, intervistata al programma radiofonico “Un giorno da pecora” in diretta da Bruxelles non le lascia a dire dopo le cocenti polemiche legate alle primarie palermitane. I conduttori del programma inziano subito punzecchiandola: «Secondo te ci sono stati dei brogli? Al quartiere Zen..» «Si – spiega la Borsellino – ma non solo. C’è un fascicolo aperto dalla procura, ci sono circa trenta segnalazioni»

«Se non ci fossero stati questi brogli tu avresti vinto?» «Non lo so, io non ho voluto neanche il riconteggio delle schede, io ho detto che il risultato lo accettavo, quello che non accettavo erano le condizioni etico politico in cui si erano svolte queste primarie, ecco perché mi sono tirata fuori assolutamente». Continua a leggere

«La mafia catanese controlla porto e trasporti»

Doveva essere una semplice tappa di presentazione del nuovo libro di Giovanni Tizian, “Gotica”, invece l’incontro tenutosi lunedì alla facoltà di scienze politiche di Catania si è trasformato in un dibattito sull’intreccio tra mafia e imprenditoria nella città etnea.

A lanciare l’allarme è stato il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello: «C’è un cartello che controlla trasporti e il porto. Un fatto evidente, sotto gli occhi di tutti. Un sistema strategico che permette di monopolizzare molte aziende». Poi Lo Bello continua nella sua spiegazione: «Il modus operandi della mafia è quello di controllare il territorio e il mercato», per farlo nella città di Catania bisogna mettere le mani «sul trasporto». Continua a leggere

Il Movimento dei forconi in Sicilia

Stamane la Sicilia si è sveglia sommersa da piccoli focolai di protesta sparsi un po’ in tutta l’isola. E’ la “Forza d’Urto” del “Movimento dei Forconi” che in disaccordo con le politiche del governo regionale, nazionale ed europeo ha deciso di scendere in piazza e manifestare. Una mobilitazione congiunta di agricoltori, commercianti, artigiani, operai ed autotrasportatori che hanno unito le forze per fermare l’isola e rilanciare una rivoluzione culturale sullo stile degli antichi vespri.

I maggior intasamenti si sono verificati a Siracusa e provincia. Nel comune di Avola si è registrato il blocco totale di tutti gli esercizi commerciali e la paralisi dei servizi pubblici, mentre a Rosolini il traffico è stato paralizzato presso la stazione ferroviaria e la strada statale 115. Numerose proteste si sono verificate lungo gli accessi agli impianti del petrolchimico Erg tra Siracusa ed Augusta.

In provincia di Ragusa diversi manifestanti hanno bloccato gli accessi al porto di Pozzallo, mentre a Modica diversi tir e camion hanno paralizzato il polo commerciale. A Gela, provincia di Caltanissetta, sciopero generale all’interno della raffineria petrolifera e numerosi blocchi nei pressi dell’entrata della città dove sono stati esposti alcuni striscioni che gridavano a gran voce: “Non mi sento italiano, ma purtroppo lo sono” oppure “Curiamo insieme questo cancro, la politica”.

Situazione simile a Catania e Palermo. Nonostante la pioggia battente, un cospicuo blocco di manifestanti ha presidiato l’entrata del capoluogo etneo nei pressi del Porto, soprattutto armatori in contrasto con le numerose normative europee in tema di pesca. Anche a Palermo gli accessi al porto sono stati bloccati, mentre sulla statale 624 si è registrato un corteo di Tir e camion lungo alcuni chilometri.

Il Papa a Rebibbia, tra i detenuti c’è pure Cuffaro

Nella mattinata di domenica Papa Benedetto XVI ha incontrato i detenuti del carcere di Rebibbia a Roma.

Fra i presenti c’era anche Totò Cuffaro, l’ex governatore della Sicilia che sta scontando la condanna a 7 anni di reclusione per “favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e violazione del segreto istruttorio” nell’ambito del processo sulle cosiddette “talpe alla Dda”.

Cuffaro è apparso vistosamente dimagrito, a tratti quasi irriconoscibile. Nascosto fra gli altri detenuti, indossava una camicia bianca a righe azzurre e un maglioncino beige.

Ecco le foto di Reuters apparse nei giornali

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L’articolo di Lirio Abbate oscurato

Qui potrete leggere in forma integrale e originale, senza alcuna modifica, gli articoli di Lirio Abbate e Attilio Bolzoni pubblicati sulla pagina di “RE Le Inchieste” giovedì 29 e successivamente oscurati (venerdì 30) dalla polizia postale per volere della Procura della Repubblica di Caltanissetta, con il provvedimento numero 2602/11 R.G. notizie di reato/Mod. 2 1.

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L’articolo di Attilio Bolzoni oscurato

Qui potrete leggere in forma integrale e originale, senza alcuna modifica, gli articoli di Lirio Abbate e Attilio Bolzoni pubblicati sulla pagina di “RE Le Inchieste” giovedì 29 e successivamente oscurati (venerdì 30) dalla polizia giudiziaria per volere della Procura della Repubblica di Caltanissetta, con il provvedimento R.G. notizie di reato/Mod. 2 1.

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